domenica 10 febbraio 2013

Chiacchiere di Carnevale...riascoltando Traviata...


Fa veramente freddo...come non mai da quando ho memoria...domani è previsto il picco di freddo qui in Sicilia...ma un'aria d'opera riscalda i cuori molto più di quanto si possa pensare...

Intanto questi son giorni di festa 
"Tutta Parigi impazza: è Carnevale" direbbe Annina a Violetta..."Ah, nel comun tripudio, sallo il cielo  Quanti infelici soffron" risponde la morente Traviata...

E la drammatica ed appassionata vicenda umana di una donna sospesa tra amore, gelosia, dolore e morte si scatena furiosamente...

Un dramma che si consuma tra gli eccessi della frivola e mondana vita parigina , nella quale la protagonista   apparentemente si muove con spensierata disinvoltura, ma dalla quale è invece alienata ed incompresa...


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Ingredienti:

250 grammi di farina 00
80 grammi di zucchero
1 uovo intero + 1 tuorlo
25 grammi di burro morbido
mezzo bicchiere di liquore a piacere
la punta di un cucchiaino di lievito
un pizzico sale
 
inoltre:
altra farina (per infarinare il piano di lavoro)
olio di semi di arachidi (per friggere)
zucchero a velo (per decorare)


Procedimento:

Disporre la farina, lo zucchero , il burro e le uova all'interno di una ciotola;


unire un pizzico di sale e cominciare a battere con una forchetta; unire il liquore (in questo caso ho usato del cognac, ma va bene anche del moscato, della grappa o del passito) e continuare ad amalgamare l’impasto;


trasferire l tutto sul piano di lavoro e continuare ad impastare formando un panetto.


Avvolgere nella pellicola e lasciare riposare in frigo almeno mezz’ora.

Una volta trascorso il tempo, dividere il panetto in due o tre pezzi e stendere col matterello la sfoglia molto sottile (in cottura gonfierà per via del lievito); ricavare delle strisce o dei rettangoli con un coltello o con la rotella dentellata;


friggere in olio caldo solamente pochi istanti per lato, rigirandole una volta ,e porle ad asciugare su carta assorbente;


Una volta fredde, spolverizzare con abbondante zucchero a velo da entrambi i lati.



NOTA: poiché in attesa del proprio "turno di frittura" ogni chiacchiera tende ad un ritiro fisiologico (la pasta è abbastanza elastica), vi consiglio di ripassarle ancora una volta col mattarello, il più sottilmente possibile, prima di tuffarle nell'olio caldo. Risulteranno così più croccanti e meno spesse.



Ringrazio la redazione di Guida Genitori per avermi dato lo spunto per provare questa tradizionale ricetta carnascialesca!

Buon inverno a tutti!!!!